L'unione Europea con la fissa del Green

L'Unione Europea (UE) ha adottato una posizione di leadership nel campo della sostenibilità ambientale, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo l'energia rinnovabile e adottando politiche più sostenibili a livello economico e sociale. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che molti paesi al di fuori dell'UE non stiano facendo altrettanto.


Alcuni paesi, come gli Stati Uniti, sotto l'amministrazione precedente, hanno deciso di ritirarsi dagli accordi internazionali sul clima come l'Accordo di Parigi, suscitando preoccupazioni riguardo al loro impegno nei confronti dell'ambiente. Anche se la nuova amministrazione statunitense ha espresso l'intenzione di ripristinare l'impegno nei confronti dell'ambiente, rimane da vedere quanto verrà effettivamente realizzato.


Inoltre, molti paesi in via di sviluppo si trovano di fronte a sfide economiche e sociali urgenti che possono distogliere l'attenzione dalla questione ambientale. Questi paesi spesso si concentrano sulla crescita economica e sulla lotta alla povertà, e potrebbero avere difficoltà a investire risorse significative nella transizione verso un'economia più sostenibile.


Il risultato di tutto ciò è che l'UE, con le sue politiche ambiziose, potrebbe trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto ad altre economie meno impegnate nell'ambito ambientale. Ciò potrebbe mettere a rischio la classe media "pensante" dell'UE, che potrebbe subire una pressione economica maggiore nel cercare di adattarsi a nuovi standard ambientali e sostenibili, mentre altre economie continuano a sfruttare le risorse naturali senza restrizioni significative.


Questa situazione può apparire paradossale e può alimentare l'impressione che ci sia un'orchestrazione da parte di un'élite che vuole surclassare la classe media "pensante". Tuttavia, è importante notare che la crisi ambientale è una sfida globale che richiede il coinvolgimento di tutti i paesi e che l'UE non può e non deve da sola credere di salvare il pianeta!