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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Ven Mag 31, 2024 2:00 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_16

                                                                                   Un sacerdote di nome Don DX si aggira nella 27 Mhz Citizen Band 11 Metri. DON DX è un personaggio puramente inventato dalla mia fantasia. Se Don DX, sacerdote, fosse vissuto per davvero, a questo punto mi sarei dovuto cimentare a raccontare delle vere storie.
Don DX vive in un piccolo paese di montagna in Emilia Romagna, Fiumalbo, in provincia di Modena, sulle pendici del monte Cimone, collocato tra l'Abetone e Pievepelago a 1.670 m s.l.m.
Questo testimone di Cristo e della mitica 27 Mhz. La sua infanzia inizia in un'agiata famiglia di agricoltori dove nasce insieme a otto fratelli e sorelle.
Fin da bambino, DON DX sentì la chiamata dentro di lui a divenire un vero sacerdote dopo i voti. La sua famiglia non si oppose al desiderio del piccolo DON DX, in quanto erano buoni genitori di profonda Fede Cristiana, che gli permise di affrontare i lunghi studi ecclesiastici e teologici per giungere al sacerdozio.
Appena nominato dal suo Vescovo "CB DIAVOLO", anche lui nella 27 Mhz, divenne subito dopo Vice Parroco della parrocchia. DON DX era determinato, buono e dotato di grandi talenti. Il giovane sacerdote DON DX offrì il meglio della sua ricca personalità anche nella 27 Mhz.
DON DX di solito confessava i suoi parrocchiani dai vari problemi che li assillavano, invitandoli ad entrare anche loro nel mondo della Citizen Band - alias 27 Mhz. Con il tempo, DON DX si affermò a tal punto da far aprire un oratorio per i giovani per l'edificazione religiosa ma anche per la radio. Dopo un po' nell'oratorio mise su il Gruppo CB 27 Mhz. Qui si pregava, si faceva teatro, si stava insieme. Si svilupparono successivamente le buone doti nell'uso della radio.
DON DX voleva apportare il progresso sociale della Radio CB 27 Mhz. DON DX chiede solo ai radio operatori che leggeranno le sue storie di confessarsi in questo Forum.


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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da PU7MKI Ven Mag 31, 2024 2:09 pm

Apprezzo questa iniziativa. Avanti cosi Valter!
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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Gio Giu 06, 2024 2:14 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_18

**Capitolo I: Don DX e le sue prime messe**


Don DX era un giovane sacerdote molto amato dalle sue parrocchiane. Esse si preoccupavano per lui, vedendolo esile e temendo che mangiasse poco e male. Ogni mattina, Don DX si alzava presto per celebrare la prima messa alle 5:00. Le sue parrocchiane non vedevano l'ora di vederlo.


Come di consueto, Don DX si inginocchiava di fronte all'inginocchiatoio, con la croce e il Cristo sopra di lui, per la sua prima preghiera del mattino. Poi, faceva una doccia veloce, si asciugava, indossava di corsa il saio e scendeva in chiesa. Le sue parrocchiane lo vedevano arrivare con il viso assonnato. 


Salutava le parrocchiane davanti all'altare con un inchino, poi iniziava subito la messa, che preferiva tenere breve. Alla fine della messa, le parrocchiane gli portavano doni: biscotti, pane appena sfornato e altro ancora, tutto raccolto in una cesta. Don DX le ringraziava tutte e le benediceva con un gesto semplice.


Don DX amava fare colazione con calma. Appena finito, saliva nel sottotetto dove aveva la sua stazione radio. Possedeva molte radio: militari, portatili, radio d'epoca per la 27 MHz, lineari, accordatori e amplificatori d'antenna. Sul convento aveva installato un traliccio con direttive, dipoli e antenne verticali, rendendo la sua stazione radio ben equipaggiata.


Ogni mattina, Don DX accendeva le radio HF valvolari e la CB. La prima cosa che faceva era accordare le HF: "FIUUUUUUU - FIUUUUUUUU, OLAAAAAAAAA - OLAAAAAAAAAA...". Poi si collegava con altri sacerdoti sparsi per l'Italia e il mondo. Dopo la solita chiacchierata, alle 10:00 sapeva che doveva celebrare la seconda messa della giornata.


Accendeva l'amplificatore a valvole della Geloso e, una volta calde le valvole, apriva il microfono con "Olaaaaaaaaaaa, Olaaaaaaaaaaa". La sua voce usciva dalle casse sparse nella chiesa del convento, diffondendosi con un eco. Sul tetto del convento, i megafoni trasmettevano la messa di Don DX nel paese e nelle campagne, raggiungendo anche i contadini, mariti delle sue parrocchiane. Sapeva che in alcune case c'erano anziani che non potevano raggiungere la chiesa a causa delle loro disabilità, quindi li raggiungeva con i megafoni.


Il sabato, madri e nonne portavano a messa i loro figli e nipoti per aiutare Don DX. I ragazzi facevano i chierichetti, indossando la tunica bianca. Alla fine della messa, i ragazzi si toglievano la tunica e la riponevano in un armadietto nell'oratorio.


Un giorno, uno dei ragazzi tardò e assistette a una scena preoccupante: Don DX, colto da un malore, barcollò e cadde a terra, sbattendo la testa e perdendo i sensi. Le parrocchiane non erano lontane dal convento e il ragazzo, non perdendosi d'animo, prese il microfono, accese l'amplificatore e iniziò a gridare chiedendo aiuto. Le parrocchiane, che stavano tornando a casa per iniziare le faccende mattutine, ritornarono in chiesa preoccupate per il giovane sacerdote così esile. Il ragazzo suonò anche le campane a distesa, attirando l'attenzione dei contadini che lasciarono i campi e corsero in chiesa.


Una volta resisi conto della gravità della situazione, uno dei presenti andò a chiamare il Medico Condotto, che arrivò con il suo sidecar. Il medico constatò che Don DX era svenuto a causa della botta. Lo fece rinvenire con i sali, passandogli sotto il naso, e Don DX si riprese. Una parrocchiana bagnò un panno e glielo mise sulla fronte. Il dottore aiutò Don DX ad alzarsi e lo accompagnò nella sua stanza, adagiandolo sul letto. 


Il medico raccomandò alle mamme di fare turni per tenere Don DX sotto controllo per 24 ore, impedendogli di addormentarsi a causa della botta. Dopo le ultime raccomandazioni, il medico andò via.


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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da PU7MKI Gio Giu 06, 2024 2:35 pm

Grazie per la vostra partecipazione attiva e il vostro supporto continuo. Senza di voi, questo Forum non sarebbe lo stesso. Grazie per condividere le vostre idee, esperienze e risorse con il resto della comunità. Siamo grati per il vostro contributo che arricchisce la nostra esperienza online. Continuate così! 😊👏
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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Sab Giu 08, 2024 10:56 am

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_19



### CAPITOLO 2°: LA RIPRESA DI DON DX


La sera, il Medico Condotto tornò per visitare Don DX, verificando le sue condizioni dopo la botta alla testa subita nella caduta causata dallo svenimento. Il Medico lo trovò cosciente e tranquillo, sebbene ancora intontito. Estrasse dalla sua borsa una siringa e una fiala, spiegando a Don DX la necessità dell'iniezione.


Gli raccomandò di riposare per guarire completamente. Don DX accettò il consiglio e si fece fare l'iniezione. Successivamente, il Medico prese una piccola torcia e chiese a Don DX di seguire la luce mentre la muoveva da un occhio all'altro. Don DX reagì bene allo stimolo luminoso.


Conclusa la visita, il Medico salutò Don DX, promettendo di tornare la mattina seguente, e uscì. Scese nella chiesa, dove trovò le parrocchiane preoccupate per la salute di Don DX. Il Medico le rassicurò, dicendo che Don DX stava bene e che la guarigione era vicina, grazie anche all'iniezione somministrata per favorire il riposo. Promise che il giorno dopo sarebbe tornato per una nuova visita.


Dopo aver salutato, uscì dalla chiesa facendosi il segno della croce e osservando il crocifisso. Le parrocchiane, anziché tornare a casa, rimasero in chiesa per pregare affinché Don DX guarisse. Si alternarono nel visitare la stanza di Don DX per assicurarsi che stesse dormendo serenamente.


La mattina seguente, il Medico Condotto tornò a visitare Don DX. Lo trovò sveglio e, dopo aver chiesto se avesse riposato bene, dialogò un po' con lui. Lo esaminò nuovamente con la torcia e constatò che Don DX seguiva ancora bene la luce. Don DX era guarito.


Il Medico si congedò e, scendendo le scale, incontrò nuovamente le parrocchiane, alle quali annunciò la guarigione di Don DX, aggiungendo che ora aveva bisogno di una buona colazione. La tensione svanì, tutte applaudirono e si abbracciarono mentre il Medico lasciava la chiesa.


Una delle parrocchiane andò a controllare Don DX e, vedendo la porta socchiusa, lo trovò inginocchiato in preghiera, parlando con il Cristo. Notò qualcosa di strano: sembrava che Cristo rispondesse. Aprì un po' di più la porta e vide Don DX realmente dialogare con il Cristo, udendo entrambe le voci. Scossa, corse ad avvisare le altre parrocchiane, temendo di non essere creduta. Tuttavia, si alternarono a verificare e tutte constatarono che era vero.


La madre di Don DX raggiunse il figlio nella sua stanza. Dopo un abbraccio e una breve conversazione, gli chiese se desiderava che gli preparasse la colazione. Don DX accettò, e la madre lo deliziò con il pasto. Prima di andarsene, chiese se desiderava che tornasse per preparare il pranzo, e lui rispose di sì. Si abbracciarono, e la madre, commossa, gli chiese se davvero parlava con il Signore. Don DX, sorpreso, rimase in silenzio per un momento, ma poi confermò.


La madre, felice, disse di essere orgogliosa che suo figlio, divenuto sacerdote, avesse il dono di dialogare con il Signore. A mezzogiorno, tornò a cucinare per lui, e prima di andarsene, promise di tornare per la cena. Si salutarono e abbracciarono, poi la madre tornò a casa.


Nel pomeriggio, Don DX ricevette una telefonata dal suo Vescovo, che gli annunciò una visita imminente.


---


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Messaggio Da IK7TAB Dom Giu 09, 2024 10:39 am

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_20


**Capitolo 3 - Don DX e la Richiesta al Vescovo di un'Auto per il Convento**


La sera, la mamma di Don DX tornò per cucinare per la prima volta per suo figlio sacerdote. Per ringraziarla, Don DX la invitò a rimanere a cena con lui. Durante la cena, la mamma fece una richiesta a suo figlio: desiderava visitarlo tutti i giorni, ma la distanza era un ostacolo. Don DX rimase in silenzio per un istante, riflettendo sulla questione. Poi, un'idea gli balenò in mente. La mamma si congedò dal figlio e tornò a casa.


Alle 20:00, Don DX aveva un appuntamento in radio sulle onde HF a 7040. Chiamò il Vescovo, sintonizzando con cura l’accordatore militare. Dopo alcuni fischi di sintonia, il Vescovo rispose al suo appello. Don DX espose il suo quesito al Vescovo, il quale rispose che ne avrebbero discusso con calma il mattino seguente.


La mattina successiva, alle 10:00, il Vescovo arrivò al convento. Dopo aver celebrato la messa insieme, si recarono nella sala radio nella soffitta di Don DX. Il Vescovo, a quel punto, chiese a Don DX di cosa volesse parlare. Senza indugiare, Don DX chiese al Vescovo un'auto per il convento, necessaria per aiutare i parrocchiani, specialmente quelli con problemi di mobilità. Il Vescovo rimase in silenzio per un momento, poi disse: "Don DX, sai cosa mi stai chiedendo? Un'auto... ma non so se il Vaticano potrà accogliere questa richiesta."


Tuttavia, il Vescovo apprezzò l'idea di Don DX e rispose: "Magari una piccola auto..." Don DX replicò: "Anche una piccola andrebbe bene." Il Vescovo concluse: "Figliolo, farò del mio meglio e ti farò sapere." A mezzogiorno, il Vescovo salutò Don DX e se ne andò.


Don DX, impaziente, mandò due chierichetti casa per casa ad annunciare che alle 19:00 avrebbe convocato tutti i parrocchiani. Dopo la messa, Don DX informò la comunità della richiesta fatta al Vescovo per un'auto, che sarebbe servita anche per accompagnare gli anziani e gli invalidi in carrozzina. 


Don DX spiegò che il Vescovo era rimasto perplesso dalla richiesta, ma attendeva una risposta. Dopo una settimana, il Vescovo inviò un fax a Don DX, spiegando che il Vaticano non poteva accogliere la richiesta al momento, ma che in futuro avrebbe potuto pensarci.


Due giorni dopo, una parrocchiana si recò da Don DX con una notizia importante. Lei e il suo compagno avevano una vecchia Fiat 500 Topolino del 1955 abbandonata nella stalla.


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Messaggio Da IK7TAB Lun Giu 10, 2024 12:36 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_21
" Capitolo 4° - LA PARROCCHIANA SVELA UN SEGRETO INCONFESSABILE "


L'auto era in pessime condizioni, ferma da anni con il motore non funzionante. Aveva bisogno di un vero restauro. Don DX ringraziò la parrocchiana e le disse: "Ti farò sapere a breve." La congedò e la fece rientrare a casa.

La sera, Don DX come sempre faceva lui si inginocchiò sull'iginocchiatoio parlò al Cristo riguardo a quella quistione. Il Signore gli disse: "non so dove prenderai i soldi per rimettere a nuovo l'auto." Don DX rispose che tra i suoi parrocchiani c'erano meccanici, elettrauti e radiotecnici, quindi nel giro di qualche mese l'auto sarebbe stata sistemata. Il Cristo rispose: "Don DX, non so che dire," e la conversazione finì lì.

Nel giro di un anno, la Topolino fu rimessa a nuovo. Mancava solo un apparato CB 27 MHz e un'antenna, che Don DX aveva già messo da parte. Anche questo problema fu risolto grazie a due suoi chierichetti esperti in radiotecnica. Un foro sull'auto c'era già, quindi l'antenna fu fissata proprio lì. Tutto si risolse.

Arrivò il giorno dell'inaugurazione. Quella mattina fu davvero speciale perché c'erano tutti i suoi parrocchiani, il Sindaco, il Vice Sindaco con i loro assessori e consiglieri, e varie altre autorità, compreso il Vescovo, che si complimentò con Don DX. Dopo una breve messa, il Vescovo benedisse l'auto. Alla fine della cerimonia, l'auto fu portata nel garage del convento al riparo.

Qualche giorno dopo, la donna tornò da Don DX e, dopo la messa, gli chiese di essere confessata. La donna si inginocchiò nel confessionale e Don DX, aprendo la porticella, le disse: "Figliola, cosa c'è di così urgente? Hai peccato?" La donna rispose: "No, Don DX, non so come dirvelo. Penso che sia una cosa grave e segreta." Don DX disse: "Siamo nel confessionale, quindi apri il tuo cuore e confessa."

La donna iniziò: "Don DX, nella nostra stalla, dove c'era la Topolino, c'era un muro di cubi di paglia e che..." Don DX, non capendo, disse: "Parla chiaro." Alla fine, la donna, balbettando, rivelò che nascondevano un carro armato e un motore BMW R 75 con Sidecar usati nella Seconda Guerra Mondiale.

Don DX rimase senza parole, poi quasi alzando la voce disse: "Figliola, proprio a me lo vieni a raccontare? Cosa vuoi che faccia? Se non avete mai denunciato questo ritrovamento alle autorità..." Poi aggiunse: "Appena posso, vengo a vederlo. Adesso, fai il segno della croce e di' almeno 20 Pater Noster e 20 Ave Maria. Ti è andata anche bene." Don DX si ritirò nella sua stazione radio in soffitta. Accese il CB sul canale 19 e cercò di contattare il Vescovo.

"Brekk, c'è qualcuno in frequenza?" rispose il Vescovo: "Dimmi, Don DX, cosa è successo?" Don DX rispose: "Ti chiamo per telefono, è meglio." E così fece. Don DX vuotò il sacco e raccontò tutto. Il Vescovo disse: "È una brutta storia, ma è una tua parrocchiana e devi proteggerla. Tieni presente che ti ha donato un'auto, quindi devi fare il tuo ministero di protezione. Non ci sono altre scelte." Don DX ringraziò il Vescovo e chiusero la telefonata.

Qualche giorno dopo, Don DX andò a far visita alla coppia di parrocchiani. La donna e il compagno lo portarono nella stalla e iniziarono a spostare i cubi di paglia, rivelando un vero tesoro. Don DX si avvicinò al carro armato coperto di polvere, poi al motore con sidecar, un vero gioiello. Dopo averli guardati, esclamò: "Voi due avete molte cose da confessare, quindi vi aspetto in chiesa, ma non più nel confessionale, bensì nella mia sala radio." Dopo aver visto il grattacapo, Don DX preferì andarsene.
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Messaggio Da IK7TAB Lun Giu 17, 2024 3:18 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_22

Capitolo 5° LA PARROCCHIANA GLI APPARATI MILITARI TEDESCHI
Don DX sospettava che la sua parrocchiana avesse molte cose da dire, ma aveva paura di parlarne, anche sotto confessione. A questo punto, Don DX la convocò insieme al compagno. Il pomeriggio seguente si presentarono, e Don DX li fece accomodare nella sua sala e iniziò subito il colloquio.


"Adesso sarete sotto giuramento, ma prima di confessare dovete segnarvi. Allora, figliola, cosa hai da dirmi ancora?"


La donna, anche se era sotto giuramento, esitava a parlare, così come il suo compagno. Don DX capì che c'era qualcosa sotto. A quel punto, gli venne un'idea. Promise alla donna che le avrebbe dato la catechesi solo se avesse accettato di fare il catechismo ai fanciulli. La donna guardò il compagno, che le fece cenno di accettare. La donna disse di sì.


Don DX disse che ne avrebbe parlato al Vescovo, poi aggiunse: "Ma adesso, parlate."


La donna divenne un fiume in piena, in accordo con il suo compagno. Disse a Don DX: "Io e il mio compagno, in cantina, abbiamo due apparati radio militari con le relative antenne, due portatili tedeschi, e due telefoni da campo."


A questo punto, Don DX doveva fare la sua parte. "Ma voi proprio a me lo venite a raccontare?" La donna rispose: "Don DX, è lei che ci ha convocato." Don DX non poté nascondere la verità e disse: "Anche questo è vero."


Non gli rimase che dire loro che il giorno seguente si sarebbe fatto una passeggiata. A Don DX, gli apparati radio facevano gola. Così, il giorno seguente, andò a trovarli mantenendo la promessa. La parrocchiana, insieme al compagno, una volta fatto accomodare Don DX in casa loro, lo portarono subito in cantina a visionare gli apparati radio militari tedeschi, i due portatili e i telefoni da campo. Don DX si rifece gli occhi. A quel punto, disse che l'indomani mattina sarebbe passato a recuperarli per metterli al sicuro.


Il giorno seguente, Don DX, come un orologio svizzero, si presentò presso l'abitazione della sua parrocchiana. Con l'aiuto del compagno, caricarono tutto nella Topolino e poi fece rientro al convento. Don DX sapeva già che quei componenti li avrebbe messi nella sua stazione radio.


Qualche giorno dopo, la parrocchiana, d'accordo con il marito, andò direttamente da Don DX per confessarsi. Ormai Don DX capì sin dall'inizio che nascondevano molto di più ed era per quello che parlavano un po' per volta. Si recarono al confessionale e Don DX aprì la porticina, dicendo: "Figlia mia, segnati."


La donna lo fece. Dopo, Don DX chiese: "Cosa hai da confessare ancora? Hai bestemmiato? Hai detto qualche bugia? Hai fatto un peccato? Su, dimmi, figliola."


La donna iniziò finalmente a parlare senza paura. "Padre, il mio compagno molti anni fa mise su un Gruppo dei Recuperanti. Padre, lei sa che durante la seconda guerra mondiale i tedeschi in ritirata lasciarono molte cose. Sappiamo che nella nostra zona c'è una casa abbandonata dai tedeschi, utilizzata come deposito. Il mio compagno, con il Gruppo dei Recuperanti, trovò questa casa in mezzo ai boschi e nei dintorni ci sono delle tombe, però non sappiamo chi sono."


Don DX, rimasto in silenzio dietro la porticina, disse solo: "Hai null'altro da confessare?"


"Sì," rispose la donna. "In quella casa c'è una Santa Barbara, c'è di tutto: armi e altro ancora."


Quando la donna ebbe finito, Don DX fu ancora una volta clemente e disse: "Ti assolvo da tutti i peccati. Adesso devi dire 40 Pater Nostri e 40 Ave Maria." E si congedò dalla donna.


Salì nella sua stazione radio e parlò con il Cristo. Il signore gli rispose DON DX cosa vuoi che ti dica è la tua parrocchiana la devi aiutare.
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Messaggio Da IK7TAB Sab Giu 29, 2024 4:30 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_23
COSE CHE CAPITANO
                                                   Capitolo 6° - Le avventure di Don Pino.... Gufo Triste.
Don Pino era proprio un mattacchione, da quando aveva il CB non perdeva occasione per una carica liquida con gli amici o per un bel QSO fino alle tre di notte, non che ciò gli impedisse di essere un buon sacerdote, tutt'altro, ma si sa, in quell'ambiente le innovazioni e le libertà personali non sono mai troppo ben viste. Oltretutto, essendo un bonaccione veniva sovente preso di mira per i soliti bidoni o pacchi della frequenza e, lui sotto sotto covava una tremenda vendetta. Pensa che ti ripensa, studia che ti ristudia, ecco un'idea fulminante: recluta una lontana cugina dalla voce molto sexi (ma anche molto, molto brutta) e con il suo aiuto organizza........

CQ sul 5 CQ sul 5 Gufo Triste chiama, ho bisogno di una mano dagli amici della frequenza. In meno di dieci minuti almeno una ventina di persone si erano fatte avanti, più i soliti ascoltoni.

- Vi passo la ragazza in parallelo con me, sarà lei a spiegarvi tutto...

- Ciao, mi chiamo Luana e sono la guida istruttrice e accompagnatrice di 30 ragazze universitarie spagnole, che per un disguido di percorso dovranno alloggiare questa notte all'Hotel Castelnuovo. Stiamo cercando gentilissimi amici italiani che questa sera ci vengano a prendere e ci accompagnino al teatro dove si terrà un importante convegno sull'allevamento avanzato del baco da seta.

Gufo Triste aveva fatto le cose per bene, e sullo sfondo si sentiva un vocio femminile spagnoleggiante ricco di olè e di viva il macho italiano!!!
Potete immaginare il can can che si sviluppò a questo punto sul ch 5, almeno cinquanta caritatevoli autisti si fecero avanti.

- Allora grazie amici le ragazze vi aspettano questa sera alle 8.30 davanti all'Hotel Castelnuovo, 73 a tutti da Gufo Triste.

Don Pino aveva già la pancia in mano per il gran rideree si affrettò a mettersi barba e baffi finti per percorrere i 25 Km che lo separavano dall'Hotel e godersi zitto zitto lo spettaccolo, ma non sempre le ciambelle escono col buco......

Per una strana coincidenza del destino quel giorno stesso era il centenario della Fondazione della Scuola Cattolica Femminile la quale era stati invitata al gran completo per una cerimonia solenne, ed alla presenza di altissimi prelati, nella sede originale che guarda un pò, ora è l'Hotel Castelnuovo!

Don Pino, che ignaro di tutto aveva parcheggiato l'auto a debita distanza e stava percorrendo un paio di Km a piedi, sentiva uno strano brusio che, man mano che si avvicinava, diventava sempre più forte ed intenso.

- Staranno litigando per le ragazze che non ci sono, pensò.
Ma appena girato l'angolo si rese conto della situazione.
Il cardinale era in piedi sul tavolo che distribuiva benedizioni con l'acqua gasata, un omone grande e grosso stava prendendo alla gola Don (omissis), il quale asseriva che le ragazze rifugiatesi nell'Hotel non erano spagnole, ma italiane e che avrebbero preso presto i voti, in Kenia. Il baco da seta non esiste e men che meno i teatri.
Il Vescovo della diocesi vicina era steso a terra con un occhio pesto e ormai delirando chiedeva disperato:Gufo Triste chi è Gufo Triste..... Già chi è gufo triste, iniziarono a chiedersi tutti gli autisti e i convenuti nell'ampio Hotel.
Don Pino capì che occorreva cambiare aria e quatto quatto si defilò....
Il giorno dopo ricevette la visita del cardinale e del Vescovo con l'occhio pesto al quale si affrettò a chiedere: - Eccelenza, che le è successo....- per risposta ricevette una lettera su cui c'era scritto che era stato nominato Parroco e trasferito in un piccolissimo paesino di 39 abitanti nelle montagne del cuneese a quota 2000 metri..... sai che DX - pensò preparando le valige....
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Messaggio Da IK7TAB Dom Ago 11, 2024 4:17 am

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_24
CAPITOLO 7° - DON DX IL MISTERO DELLA CASA ABBANDONATA NEL BOSCO
DON DX,si ricordò della sua parrocchiana della confessione. Aveva scoperto un vero arsenale della II° Guerra Mondiale e in più le tombe dei Militari Italiani che persero la vita e vennero seppelliti alla rinfusa.

Una mattina, DON DX dopo la messa si recò nel bosco dove vi era la casa abbandonata dove fece una scoperta dove all'interno vi era un vero arsenale. DON DX, non credeva ai suoi occhi di cosa si stava presentando. Armi di qualsiasi genere, bombe a mano, fucili, mitragliatori, casse di proiettili di qualsiasi calibro. Nella seconda stanza la sorpresa finale altre armi una serie di apparati Radio Militari, portatili.

DON DX, rimase esterefatto difronte a quella santa barbara. DON DX, prese una decisione visto che era tutto abbandonato decise di ritornare con la topolina con il carrello per prendersi gli apparati radio e i portatili che gli interessavano di più.

Il terzo giorno dopo la messa, decise prese l'auto attraccò il carrello al gancio parti verso la casa nel bosco. La prima cosa si guardava attorno che nessuno lo seguisse. Appena giunse scese dall'auto girò attorno alla casa abbandonata dove fece un altra scoperta il terreno un pò smosso a quel punto fu chiaro sotto li vi erano i militari italiani seppelliti.

Subito dopo si fiondò nella casa per timore di essere visto anche per non far scoprire a nessuno del suo contenuto. Sali nel piano superiore della casa fece un altra scoperta vide i bidoni di gasolio in buono stato che servivano per i mezzi militari, altre armi di qualsiasi genere. DON DX, si affrettò tirò fuori gli apparati, li caricò nel carrello, i portatili all'interno della topolina.

Ritornò all'interno della casa scelse un fucile, un mitragliatore, prese delle scatole di proiettili, andò via in tutta fretta però prima copri' con un telo gli apparati radio nel carrello. Poi entrò nel abitacolo mise in moto lasciò quel posto stando attendo alla strada che non vi fosse nessuno perchè nessuno doveva sospettare qualcosa.

Arrivato al convento entrò nel cortile facendo attenzione ai frati conventuali che non dovevano vedere nulla. Cosi fù portò tutto all'interno del convento, dato che DON DX aveva una seconda stanza sistemò gli apparati mentre le armi nella sua stanza. DON DX, era contento di avere altri apparati. Si affrettò ad andare a staccare il carrello e lo sistemò nel piccolo garage conventuale come anche l'auto.

DON DX, ritorno' nella sua stanza nascose sia il fucile che il mitragliatore con i proiettili nel suo armadio e come se nulla fosse riprese le sue attività conventuali. DON DX, come se nulla fosse scende giù in chiesa per preparare la messa e incontra una sua parrocchiana che lo ferma chiedendogli se avesse bisogno di una perpetua. DON DX rispose che per il momento doveva pensarci su.

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Messaggio Da PU7MKI Dom Ago 11, 2024 5:35 am

Sempre più intriganti le storie di Don DX.
Le seguo con attenzione.
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Messaggio Da IK7TAB Sab Ott 05, 2024 12:34 pm

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CAPITOLO 8° - DON DX L'ANTENNA CB DA MONTARE SUL TERRAZZO DEL CONVENTO
DON DX, aveva un'antenna CB una Grand Play 3 radiali 27 Mhz in vetroresina con un Ranger di Frequenza dalla 26 alla 28 Mhz. Prese l'attrezzatura, sali' sul terrazzo del convento, iniziò le operazioni di montaggio.

DON DX, mentre inizia a forare il muro per inserire la staffa, in lontananza ode un temporale, ma era ancora lontano cosi'decide di continuare ma il tempo si fa sempre minaccioso.

DON DX, sistemò il palo che luccicava di nuovo. Tappò con del nastro adesivo la parte superiore per non permettere alla pioggia di scivolare all'interno. All'improvviso un FLASH lo blocca un tono fortissimo il lampo era caduto sul tetto ma sul salva fulmine.

 A quel punto si aprirono le tenebre improvvisamente iniziò a venir giù tanta di quella pioggia che DON DX, non fece in tempo a rifugiarsi all'interno della porta pur di proteggersi dall'acquazzone.
 
DON DX, era disperato in quando si era bagnato tutto. DON DX bestemiò per l'arrabbiatura esclamando " per tutte le saette ", si rivolse al signore dicendo: " avete visto signore cosa mi sta succedendo? " il cristo, rispose non dillo a me che sulla croce bloccato dai chiodi ero ignudo le tenebre si aprirono venne giù tanta acqua e mi ritrovai nudo ". DON DX, non rispose più dovette aspettare che finisse di piovere.

Finalmente smise di piovere ma non poteva rientrare perchè era tutto bagnato. DON DX, non sapeva proprio come fare.

Si sa che in montagna il tempo è imprevedibile dal bel tempo si può passare al brutto tempo. DON DX, inizia a pregare affinchè ritornasse il sole per asciugarsi prima che prendesse un altro malanno.
La sera, iniziò da subito il raffreddore accompagnato dalla tosse in piena estate.
 DON DX, anche se giovane era vulnerabile e delicato bastava poco per ammalarsi.

Purtroppo, il freschetto che ne venne fuori non giovò a DON DX. Quella sera fece capolino la febbre. DON DX, si sentiva debole ed era accompagnato da un forte mal di testa tremendo.

Iniziò a battere i denti per il freddo che sentiva e la febbre schizo' a 40°. Si mise subito nel letto si copri' chi sà pensava DON DX, in cuor suo che la febbre si sarebbe abbassata ma non fù cosi'.

Il pomeriggio le parrocchiane non vedendolo arrivare per la messa pomeridiana, si iniziarono a preoccupare delle sorti di DON DX.

A quel punto una parrocchiana giovane si diresse al piano superiore del convento guadagnando la stanza lo vide nel letto.

 Provò a chiamarlo ma nulla, DON DX, non rispondeva, provo a smuoverlo ma nulla, a quel punto spaventata pensando al peggio, scese in chiese e allarmò tutte le parrocchiane che si dettero da fare salirono nella stanza qualcuna, si affrettò a prendere una bacinella d'acqua chi si recò in cucina a prendere i cubetti di ghiaccio per raffreddare l'acqua, l'altra si procurò un asciugamano da bagnare e sistemarla sulla fronte del povero DON DX. 

Tutte lo davano per spacciato perchè DON DX, non reaggiva. A quel punto corsero a chiamare il Medico Condotto che in un baleno raggiunse il convento salendo nella stanza di DON DX, approntò subito una bella siringa per tentare di farlo svegliare.

Con il passare delle ore DON DX, resuscitò svegliandosi se pur debole riaquistando la parola questo era buon segno. Il medico condotto, rimase fino al mattino DON DX sembrava proprio resuscitato da quell'incubo della febbre che scese a 38°.

DON DX, aveva fame e una parrocchiana giovane corse in cucina a preparargli una colazione calda anche perchè doveva prendere la prima compressa che gli aveva assegnato il medico.

A quel punto il medico si congedò dicendo solo che sarebbe ripassato a mezzogiorno andò via. La ragazza giovane con accanto la madre lo aiutarono a cambiarsi e a bere la colazione calda.

Il medico condotto ripassò a mezzogiorno in punta come un orologio svizzerò. Misurò la febbre a DON DX vide dopo qualche minuto che la febbre era scesa a 37°.

Il pericolo per DON DX era scampato grazie alle amorevoli cure delle sue parrocchiane che gli volevano bene si preoccupavano per lui.

In Convento arrivarono anche i genitori del giovane DON DX, dopo aver appreso la notizia che giunse in tutto il paese nelle campagne circostanti.

Oramai la febbre scese a 36° si sentiva meglio e DON DX la mattina volle vedere tutte le sue parrocchiane che come sempre in una bellissima comunità si aiutavano tutti e tutte.

DON DX, durante la messa ringraziò tutti e tutte per l'affetto e l'amore che loro gli davano. Dopo la messa le sue parrocchiane gli portavano di tutto dal pane ancora caldo e profumato ai biscotti, ai taralli.

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Messaggio Da IK7TAB Mer Ott 16, 2024 1:05 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_30
9° CAPITOLO - DON DX, GUARISCE DALLA FEBBRE
Appena Don DX si rimise dall'influenza ritorno' all'attacco chiamando tutti i sacerdoti radioamatori e non si fece avanti  Don Filippo Facchin dalla Parrocchia Santa Maria Immacolata in Breda di Piave e Salletto in provincia di Padova.

Cosi' fu che DON DX ebbe l'aiuto necessario as alzare il palo in altezza con l'antenna Grand Play in punta tirantando l'intero palo per sicurezza per via dei venti.

Finito il lavoro scesero con Don Filippo CB SKORPIONE nella stazione radio. DON DX, accese l'apparato misurando il ROS in antenna con un rosmetro wattmetro e accordatore della Lafajette.

Il ross di 1.5 con l'accordatore DON DX lo portò a " 0 ". Tutto funzionava a quel punto DON DX, si congeda da Don Filippo ringraziandolo per la gentilezza cosi' potè ritornare a Santa Maria a Breda presso la sua parrocchia Santa Maria Immacolata.

DON DX, fece tutte le prove con la sua radio della IRRADIO 120 Ch e inizio' a fare diverse chiamate gli rispose Padre Gabriele Bertolami radioamatore con nominativo D2EB - IK3UMW dall'Angola Africa.

Padre Gabriele D2EB è un missionario in Angola che ascoltava DON DX con un segnale di R5 / S9.30. Alla fine dei collegamenti DON DX spense la radio scese nella chiesa per dire messa ma trovò le sue parrocchiane che volevano che DON DX avesse una perpetua che lo seguisse visto i suoi malanni che ogni tanto beccava.

DON DX, ringrazio'ma rispose che per il momento non aveva di bisogno di una perpetua e che ci avrebbe pensato su. DON DX, iniziò a dire messa.

Alla fine della messa si avvicinò una ragazza giovane che gli fece una domanda che l'avrebbe sognato gli Scout all'interno della chiesa con la loro sede e in più il catechismo.

DON DX, prese a cuore l'iniziativa che a lui piacque tantissimo. Anche la madre della ragazza si avvicinò a DON DX per chiedere uno spazio per i giovani all'interno della chiesa.

DON DX, rimase sorpreso dalle richieste che aveva appena ricevuto. A quel punto decise di avvicinarsi al microfono parlò per la prima volta alle parrocchiane dicendo loro che l'idea era buona e che avrebbe fatto di tutto per esaudire le loro richieste.

La messa terminò e tutte le parrocchiane ritornarono a casa. DON DX per la prima volta ne fu felice per quelle richieste che aveva ricevuto. 

Però si convinse che era arrivato il momento di aprire agli Scout e alla catechesi dando un pò di spazio ai giovani per non farli andare via da quel paese ma cercò un pò dim spazio come locali nel convento.

Si ritirò nella sua stanza in attesa della cena. Parlò con Gesu' visto che amava chiacchierare con il Cristo che gli raccontò delle richieste che gli avevano fatto e lui aveva dato l'assenso.

DON DX piaceva ma era anche abituato a cenare verso le 19:30. Una sua parrocchiana un pò prima delle 19:30 si presentò da DON DX raggiungendolo nella sua stanza visto che lo viziavano per cena con un buon timballo con le uova e le polpette fatte con il tritato che DON DX, gradi' e per secondo un pollo con contorno di patate alla cacciatora.

DON DX, ringraziò di cuore la sua parrocchiana che gli ricordò le richieste.
DON DX, promise che avrebbe fatto di tutto ma doveva parlare prima con il Vescovo. mantenne la promessa.

IL Vescovo a sua volta avrebbe scritto a Roma per l'autorizzazione a procedere nel nuova costruzione nei locali del Convento.


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Messaggio Da PU7MKI Mer Ott 16, 2024 1:18 pm

Valter ti invito a continuare con le tue pubblicazioni. Avanti cosi. 73
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Messaggio Da IK7TAB Ven Ott 25, 2024 12:34 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_33
DON DX, MONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE DEL CONVENTO
                                                                  10° CAPITOLO - " 1 PARTE "
DON DX, il Sacerdote di quel " Piccolo Mondo " che ruota attorno al perno del suo campanile che si specchia nel Fiume PO' il Panaro affluente.

Il Panaro, nasce a Monte del territorio delle Terre dei Castelli, in pieno Appennino Modenese. Il Fiume Panaro è un ambiente naturale unico.

DON DX, vive in un piccolo paese di montagna in Emilia Romagna Fiumalbo, in Provincia di Modena, sulle pendici del Monte Cimone, collocato tra l'Abetone e Pievepelago a 1670 M/SLM.

La storia lo voluta ambientare a Fiumalbo piccolo paese di montagna con poche famiglie appena 20. Il Monte Cimone ( Anticamente Alpe de Nona ) è il maggior rilievo dell'Appennino Settentrionale e della Regione Emilia Romagna, con un altezza di 2.165 M/SLM.

DON DX, giovane sacerdote che riusci' a far aprire l'oratorio per i più giovani per l'edificazione religiosa ma anche per la radio.

Dopo l'oratorio, mise su il Gruppo CB 27 Mhz ". Nell'oratorio, ci si conosceva, si cresceva nello stesso tempo si faceva anche il Teatro, DON DX, creo l'oratorio anche per non allontanare i giovani dalla chiesa Stando poi insieme si andava a rafforzare l'amicizia ma anche perchè tentò di non far disperdere i giovani e per allontanarli dalla strada tentatrice creando quindi l'aggregazione dei giovani per il teatro.

DON DX, da buon Sacerdote evitò di allontanare i giovani e farli andare via da Fiumalbo. DON DX, dagli inviti delle sue parrocchiane, chiedevano un pò di spazio per i più piccoli all'apertura degli Scout e il catechismo che avrebbe portato alle Comunioni con il tempo.

DON DX, mantenne la parola parlò con il suo Vescovo " CB DIAVOLO " ebbe l'assenso a creare all'interno del convento gli Scout seguiti dai più grandi.

DON DX, apri' l'AGESCI e il Corpo Nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani ( CNGEI ) che formano insieme la Federazione Italiana dello Scautismo ( FIS ), appartenente all'Organizzazione mondiale dei Movimenti Scout ( OMMS o WOSM ) e all'Associazione Mondiale guide ed eploratrici.

Poi creo' il doposcuola per i bambini e per tutti gli studenti. DON DX, si fece voler bene e tutti lo ammiravano per la sua bellezza e per tutto quello che faceva per una piccola comunità di montagna che era Fiumalbo che era un paese di poche anime con un altitudine di 995 M/SLM a 90 Km da Modena. Come ho già detto DON DX, veniva apprezzato e coccolato da tutti e tutte anche perchè era entrato nel cuore delle sue parrocchiane che se lo contendevano.

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Messaggio Da IK7TAB Sab Ott 26, 2024 12:17 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_37
DON DX, MNONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
       11° CAPITOLO - " 2° PARTE "
Fiumalbo si trova sul lato a valle della SS 12 dell'Abetone - Brennero. Questo paese è formato dall'unione dei comuni del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo sempre nel Frignano.

Oviamente Fiumalbo si trova racchiuso tra le montagne dell'Appennino Emiliano. DON DX, si autocostruisce un dipolo per i 10 - 15 - 20 - 30 - 40 - 80 - 160 Metri.

DON DX, decide di fissarlo sul campanile la parte finale lo fece scendere giù dal campanile che poi in un secondo momento l'avrebbe fissato vicino al muro di cinta che racchiudeva il convento.

DON DX, aveva una bella matassa di cavo elettrico. nel centro assicurò il simmetrizzatore e il cavo RG58 lo fece entrare nel foro che si trovava sotto la finestra dove all'interno vi era la stazione radio. Per gli isolatori utilizzo due tappi di sughero che lui stesso perforo da parte a parte per legare il nailon.

Finito il lavoro, ritornò nella sua stazione radio per provare il Dipolo di antenna fissando il PL maschio nella femmina dell'apparato HF. A quel punto lo accese controllo' le stazionarie con il rosmetro - wattmetro - accordatore della Lafajette e il R.O.S era 1.5 /1.6.

A questo punto, inizia a chiamare dopo un ottima accordatura con tanti di fischi per calibrare l'ago dello strumento. FIUUUUUUUUUUUU - FIUUUUUUUUUUUUUU quella mattina fece un bel pò di collegamenti su più Bande. DON DX, ne fu entusiasta che il Dipolo da lui autocostruito funzionava alla perfezione dopo averlo tarato con precisione.

DON DX, spense l'apparato scese nella chiesa dove l'attendevano le sue parrocchiane. Come al solito nel frattempo che accendeva l'amplificatore della GELOSO nell'attesa che le valvole si riscaldassero amava dialogare con loro.

Qualche giorno dopo arriva il postino a consegnarli una raccomandata. DON DX, incuriosito la apre tira fuori il documento e inizia a leggerlo rimanendo basito da quello che lesse ma lui non voleva crederci però era scritto in calce del suo trasferimento in una chiesa lontana sempre in montagna a Montenara.

DON DX, rattristato ma non riusciva a capire del perchè di questo esilio forzato dal suo Vescovo. a quel punto chiamò il Vescovo per sapere il motivo del perchè di quell'esilio in un paese cosi' lontano.

Il Vescovo, gli comunicò che era indispensabile per il suo bene per via di certe voci insistenti quindi voci di paese interpretate male che le madri giovani insieme alle figlie lo frequentassero, proprio loro che erano figlie spirituali. Non ci fu nulla da fare il Vescovo era irremovibile oramai la decisione era presa che DN DX, doveva andare via da quel convento.

Un altra accusa era che lui aveva chiesto al Sindaco la riparazione del campanile visto le crepe che vi erano che più di una volta aveva iniziato a scricchiolare e primo o poi sarebbe venuto giù tutto. Il Sindaco con DON DX erano amici e nemici ma non per via della politica che a DON DX, non interessava visto che la chiesa non aveva soldi per riparare " GELTRUDE " che sarebbe la campana lesionata, DON DX li chiese al Sindaco.

Nella realtà il Sindaco che era comunista non disse di no ma avrebbe parlato con l'opposizione per sapere cosa ne pensassero. Dopo tutto questo giro giorni DON DX, doveva lasciare il convento.

La sera stessa si preparò per la messa, come sempre accendeva l'amplificatore e i megafoni posizionati sul convento in tutte le direzioni. DON DX, non sapeva come dirlo alle sue parrocchiane non riusciva a dire messa. DON DX, rimaneva muto perchè non sapeva come l'avrebbero presa le sue parrocchiane.

DON DX, si fece forza dopo aver posato sull'altare il microfono che rilasciava un " TOC " amplificato. Alla fine invece di dire messa esclamò e raccontò cosa era successo. Le parrocchiane li per li, non volevano crederci perchè pensavano che DON DX scherzzasse  che voleva prendersi gioco di loro o che li volesse prendere in giro, ma quando fece vedere il documento si ammutolirono qualcuna scoppio a piangere.

DON DX, provò a parlare lori di calmarsi che una soluzione si doveva trovare. A quel punto lui lasciò la chiesa e ritornò nella sua stanza a preparare le borse dove mise all'interno due portatili CB - VHF/UHF dello Zodiaco con le antenne portatili che una volta arrivato a destinazione li avrebbe potute montarle.

DON DX, si preparò per l'ultima notte. Il giorno dopo il Frate Guardiano del convento Fra Giuseppe prese la Topolina, carico le borse di DON DX, li caricò dalla porte posteriore aprendo uno sportello a cosa fatta lo accompagno in stazione.

Arrivati a Brescello che distava da Fiumalbo 130,3 Km e in due ore e sei minuti arrivarono. Fra Giuseppe lo aiutò a portare le borse perchè la Locomotiva 853 106. Nessuna parrocchiana era andato a salutarlo ma quando la Locomotiva raggiunse la stazione successiva Viadana - Brescello tutto il paese si fece trovare li per passargli roba da mangiare.

Però promisero che sarebbero riusciti a farlo ritornare. DON DX finalmente parti' se anche arrabbiato Il treno raggiunse la Stazione di Sasso Scalo ( AQ ).

Scese dal treno per prendere l'altro treno che lo condusse fino a Montenara che si trovava sulla linea Terni Sulmona in realtà Rocca di Cambio.

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Messaggio Da IK7TAB Sab Ott 26, 2024 12:18 pm

IK7TAB ha scritto:LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_37
DON DX, MONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
       12° CAPITOLO - " 3° PARTE "
Fiumalbo si trova sul lato a valle della SS 12 dell'Abetone - Brennero. Questo paese è formato dall'unione dei comuni del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo sempre nel Frignano.

Oviamente Fiumalbo si trova racchiuso tra le montagne dell'Appennino Emiliano. DON DX, si autocostruisce un dipolo per i 10 - 15 - 20 - 30 - 40 - 80 - 160 Metri.

DON DX, decide di fissarlo sul campanile la parte finale lo fece scendere giù dal campanile che poi in un secondo momento l'avrebbe fissato vicino al muro di cinta che racchiudeva il convento.

DON DX, aveva una bella matassa di cavo elettrico. nel centro assicurò il simmetrizzatore e il cavo RG58 lo fece entrare nel foro che si trovava sotto la finestra dove all'interno vi era la stazione radio. Per gli isolatori utilizzo due tappi di sughero che lui stesso perforo da parte a parte per legare il nailon.

Finito il lavoro, ritornò nella sua stazione radio per provare il Dipolo di antenna fissando il PL maschio nella femmina dell'apparato HF. A quel punto lo accese controllo' le stazionarie con il rosmetro - wattmetro - accordatore della Lafajette e il R.O.S era 1.5 /1.6.

A questo punto, inizia a chiamare dopo un ottima accordatura con tanti di fischi per calibrare l'ago dello strumento. FIUUUUUUUUUUUU - FIUUUUUUUUUUUUUU quella mattina fece un bel pò di collegamenti su più Bande. DON DX, ne fu entusiasta che il Dipolo da lui autocostruito funzionava alla perfezione dopo averlo tarato con precisione.

DON DX, spense l'apparato scese nella chiesa dove l'attendevano le sue parrocchiane. Come al solito nel frattempo che accendeva l'amplificatore della GELOSO nell'attesa che le valvole si riscaldassero amava dialogare con loro.

Qualche giorno dopo arriva il postino a consegnarli una raccomandata. DON DX, incuriosito la apre tira fuori il documento e inizia a leggerlo rimanendo basito da quello che lesse ma lui non voleva crederci però era scritto in calce del suo trasferimento in una chiesa lontana sempre in montagna a Montenara.

DON DX, rattristato ma non riusciva a capire del perchè di questo esilio forzato dal suo Vescovo. a quel punto chiamò il Vescovo per sapere il motivo del perchè di quell'esilio in un paese cosi' lontano.

Il Vescovo, gli comunicò che era indispensabile per il suo bene per via di certe voci insistenti quindi voci di paese interpretate male che le madri giovani insieme alle figlie lo frequentassero, proprio loro che erano figlie spirituali. Non ci fu nulla da fare il Vescovo era irremovibile oramai la decisione era presa che DN DX, doveva andare via da quel convento.

Un altra accusa era che lui aveva chiesto al Sindaco la riparazione del campanile visto le crepe che vi erano che più di una volta aveva iniziato a scricchiolare e primo o poi sarebbe venuto giù tutto. Il Sindaco con DON DX erano amici e nemici ma non per via della politica che a DON DX, non interessava visto che la chiesa non aveva soldi per riparare " GELTRUDE " che sarebbe la campana lesionata, DON DX li chiese al Sindaco.

Nella realtà il Sindaco che era comunista non disse di no ma avrebbe parlato con l'opposizione per sapere cosa ne pensassero. Dopo tutto questo giro giorni DON DX, doveva lasciare il convento.

La sera stessa si preparò per la messa, come sempre accendeva l'amplificatore e i megafoni posizionati sul convento in tutte le direzioni. DON DX, non sapeva come dirlo alle sue parrocchiane non riusciva a dire messa. DON DX, rimaneva muto perchè non sapeva come l'avrebbero presa le sue parrocchiane.

DON DX, si fece forza dopo aver posato sull'altare il microfono che rilasciava un " TOC " amplificato. Alla fine invece di dire messa esclamò e raccontò cosa era successo. Le parrocchiane li per li, non volevano crederci perchè pensavano che DON DX scherzzasse  che voleva prendersi gioco di loro o che li volesse prendere in giro, ma quando fece vedere il documento si ammutolirono qualcuna scoppio a piangere.

DON DX, provò a parlare lori di calmarsi che una soluzione si doveva trovare. A quel punto lui lasciò la chiesa e ritornò nella sua stanza a preparare le borse dove mise all'interno due portatili CB - VHF/UHF dello Zodiaco con le antenne portatili che una volta arrivato a destinazione li avrebbe potute montarle.

DON DX, si preparò per l'ultima notte. Il giorno dopo il Frate Guardiano del convento Fra Giuseppe prese la Topolina, carico le borse di DON DX, li caricò dalla porte posteriore aprendo uno sportello a cosa fatta lo accompagno in stazione.

Arrivati a Brescello che distava da Fiumalbo 130,3 Km e in due ore e sei minuti arrivarono. Fra Giuseppe lo aiutò a portare le borse perchè la Locomotiva 853 106. Nessuna parrocchiana era andato a salutarlo ma quando la Locomotiva raggiunse la stazione successiva Viadana - Brescello tutto il paese si fece trovare li per passargli roba da mangiare.

Però promisero che sarebbero riusciti a farlo ritornare. DON DX finalmente parti' se anche arrabbiato Il treno raggiunse la Stazione di Sasso Scalo ( AQ ).

Scese dal treno per prendere l'altro treno che lo condusse fino a Montenara che si trovava sulla linea Terni Sulmona in realtà Rocca di Cambio.

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Messaggio Da IK7TAB Dom Ott 27, 2024 2:56 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_38
DON CAMILLO MONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
                  13°CAPITOLO " 4° PARTE "
La stazione di Montenara è quella di Sassa - Tornimparte a 1134 M/SLM sull'Appennino Emiliano. Alla stazione il fattorino aiutò DON DX a scendere dal treno con tutto ciò che aveva avuto dalle sue parrocchiane.

Il fattorino esclamò: " ma lei è il nuovo sacerdote che prenderà il posto del parroco che è passato a miglior vita ", " DON DX rispose si sono io e devo andare a Montenara ".

" DON DX, chiese al fattorino se ci fossero delle corriere e il fattorino rispose di no che se voleva lo poteva accompagnare lui fino allo svincolo. Il Fattorino disse che poi avrebbe continuato ad andare a piedi su una strada in salita che costeggiava il bosco ". " DON DX chiese al fattorino se era lontano, il fattorino disse solo 12 KM ".

Il fattorino prese il motore mise dietro la carrozzina e lo accompagnò fino allo svincolo. DON DX, ringraziò il fattorino gli rimase solo il carrozzino che avrebbe portato fin la sù. L'unica cosa che gli chiese la direzione giusta per raggiungere Montenara, il fattorino disse a DON DX, le vede quelle nuvole lassù li è Montenara.

I due si divisero e al povero DON DX, rimase solo un bel cammino in salita costeggiando i boschi dopo solo 6 Km raggiunse la chiesa. Bussò ma nessuno gli rispose. A quel punto entrò si guardò attorno in quella prima stanza che sembrava abbandonata.

Ad un certo punto spuntò la perpetua del Parrocco come una fantasma che iniziò ad inveire contro il giovane Sacerdote dicendo che aveva saputo tutto di come era fatto quindi manteneva la distanza, appena si mosse la vecchia iniziò ad urlare prese la scopa perchè pensava che DON DX, le poteva alzare le mani a quel punto DON DX, rispose che non era li per quello.

Poi chiese dov'era la chiesa ed entrò in una seconda stanza che portava nella chiesa. La vecchia perpetua disse solo alzando la voce che era di là ed era tutta a sua disposizione per dire messa. DON DX, si chiese se non fosse capitato mentre la vecchia continuava a sbraitare in una chiesa per matti.

La vecchia disse a DON DX che era un diavolo per tutto quello che faceva alle sue perpetue, DON DX, rispose solo che quelle erano solo voci inventate di paese. Dopo di che la vecchia spari' e non si fece più vedere e DON DX, rimase solo nella chiesa e si rivolse al cristo dicendo: " Gesù eccomi era da tanto che non vi parlavo e non vi sentivo. Gesù non gli rispose a DON DX, tutto questo gli bruciava dentro da tutte quelle calunnie che aveva subito ingiustamente ora si trovava in punizione in un paese cosi' lontano ".

Quella mattina si accorse che la luce non cera prese delle candele. Trovò la stanza nel solaio della chiesa mal messa. Dovette ripulirla. Nella chiesa vi erano poche parrocchiane disse loro dove poteva trovare un pò di acqua e un secchio per lavare la stanza aveva bisogno di lenzuoli nuovi e delle coperte possibilmente pulite.

Finalmente due parrocchiane anziane parlarono con DON DX, spiegando che loro di solito andavano alla fontana anche in pieno inverno a prendere l'acqua ma dissero che a tutto avrebbero pensato loro e DON DX li ringraziò di cuore. 

Le due parrocchiane anziane guadagnarono l'uscita tornarono a casa loro a prendere tutto il necessario andarono alla fontana presero l'acqua e la portarono nella stanza che avrebbe occupato DON DX. Si dettero da fare a tirare a nuovo la stanza ripulendo anche i vetri della finestra da dove entrò un po di sole che illumino la stanza.

DON DX, non fini' mai di ringraziale per l'ottimo lavoro fatto per aiutarlo a stare bene. Purtroppo quella chiesa in mezzo alle montagne stava proprio messa male aveva bisogno di riparazioni urgenti sia fuori che dentro.

Una delle due parrocchiane chiese a DON DX, cosa voleva per cena o meglio cosa desiderava. DON DX, non se la aspettava esclamò volete aiutarmi visto che qui una cucina non esiste e la signora si avvicinò a DON DX, gli fece una carezza sul viso gli disse solo che lei poteva essere sua madre e che non l'avrebbe lasciato da solo e che gli avrebbe portato tutti giorni anche la colazione come anche il pranzo.

DON DX, chiese se poteva abbracciarla e lei se lo fece fare. Da quel giorno nacque una bella amicizia. DON DX, sapeva già che doveva rimanere a lungo visto che era in esilio cosi' giovane.

La sera recitò la prima messa nella nuova chiesa poi si concedò dalle parrocchiane. La signora anziana lo raggiunse e gli chiese DON DX tra poco vado a prendere la cena ho preparato cose buone. Gli disse pure se vuoi chiamami mamma perchè per me sei un figlio che io non ho più. Io ti ci vedo in lui. DON DX, l'abbracciò gli accarezzo quel viso fatto di rughe e disse solo grazie mamma.

Guadagnò la stanza DON DX si preparò per la notte mise il pigiama invernale visto il freddo che faceva la notte gli dissero che la temperatura scendeva che doveva coprirsi bene.

Scese nella prima stanza dove vi era un caminetto con la legna accese il fuoco per riscaldarsi e per riscare quella stanza anche per la mattina seguente. La mamma lo raggiunse gli portò la cena avvolta in dei strofinacci per non fare raffreddare quello che aveva preparato. Gli apparecchiò la tavola si sedette di fronte a DON DX mentre lo vedeva cenare.

Quandò fini la mamma gli chiese se era buono e se era anche di suo gradimento DON DX gli rispose di si e gli disse certo mamma. Lo salutò con un bacio sulla guancia disse solo domattina ti porto la colazione. Guadagnò la porta andò via.

DON DX, si lavò i denti poi dopo andò a dormire per lui fu la prima notte. Il giorno seguente di buon mattino scese in chiesa trovò appena otto parrocchiane disse messa. DON DX corse in stanza per vestirsi con qualcosa di pesante perchè faceva veramente freddo fuori durante la notte aveva nevicato.

La mamma lo raggiunse nella prima stanza gli portò il latte caldo, il caffè, i biscotti fatti da lei, insomma iniziò a viziarlo cosi' tutte le mattine.

DON DX, raggiunse la stanza apri' i bagagli ma la mamma lo raggiunse lo aiutò a disfare tutta la roba ma non vi era un armadietto per lui. La mamma gli disse solo di non preoccuparsi perchè la tua roba la porto a casa mia e ogni mattina l'avrai profumata quando ti cambi. DON DX, non fini mai di ringraziarla.

DON DX, mise fuori i due portatili e le antenne che si era portato insieme a lui. Doveva arrangiarsi come meglio poteva. Andò sul terrazzo montò la prima antenna su un mezzo paletto tirò giù il primo cavo di RG58. Purtroppo non aveva attrezzature idonee per fare un buco di lato alla finestra. Lo chiese alla mamma che gli portò un trapano a mano con quello si dovette arrangiare fece un bel lavoro con della carta la mise attorno al buco che aveva creato per no fare entrare il freddo. fissò il PL sul portatile lo avvitò bene  accese iniziò a far chiamate.

Durante i collegamenti in banda CB nelle vicinanze gli rispose proprio un CB Guglielmo " CB ATTILA " fu un buon collegamento gli chiese se potevano conoscersi si dettero l'appuntamento in chiesa cosi' fù. A Guglielmo gli chiese una mano di aiuto a montare meglio le antenne perchè lui i pali non li aveva Guglielmo gli disse che l'avrebbe aiutato in tutti i modi.

Guglielmo " CB ATTILA " il giorno dopo si presento con un fuoristrada scese una scala che si apriva, un trapano buono, il rosmetro, Wattmetro, accordatore dello ZODIAC, misurarono le stazionarie che erano 1,5, montarono un dipolo che Guglielmo gli aveva costruito, Aggiustarono il foro gli infilò un pezzo di tubo da dove potevano entrare i cavi oviamente tapparono con delle pezze.

Da quel giorno DON DX, divennero amici visto che si trovavano vicini come località. Finirono di montare una verticale Bibanda per VHF/UHF a lavoro finito, si salutarono e Guglielmo andò via con la promessa che si sarebbero sentiti tutti i giorni.
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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da PU7MKI Dom Ott 27, 2024 3:30 pm

Veramente intriganti queste storie e soprattutto la tua sceneggiatura.
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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Lun Nov 11, 2024 1:36 pm

LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_39
DON DX, MONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
          14°CAPITOLO - " 5 ° PARTE "
DON DX, manda a chiamare la signora, dopo un pò andò subito da DON DX che la fece accomodare nella sua stanza gli chiese se poteva recuperargli un carrellino perchè voleva recarsi nei boschi a prendere un pò di legna per la chiesa per mantenerla calda.

La signora che faceva da mamma a DON DX, visto che era un bel ragazzo giovane e carino a quel punto si dette da fare e il carrellino il giorno dopo spuntò fuori grazie alla generosità delle parrocchiane che frequentavano la chiesa e le messe celebrate da DON DX.

DON DX, una volta che aveva ricevuto il carrellino, si recò nei boschi alla ricerca di legna da ardare nel caminetto. Con se, aveva un cestino e raccolse i frutti di bosco. Quella mattina, DON DX, si aveva portato con se il portatile dell' ELBEX 6 Canali CB - 122 della la 27 Mhz. 

Provò a chiamare sul Ch 2 Freq. 26,975, durante un piccolo riposo. " Attenzione CQ - CQ chiamo su chiamata generale, canale apparentemente libero ", quella mattina proprio su quel canale gli rispose Don Bruno I5CTI OM che durante il contatto radio, disse a DON DX, che era un Tecnico ed era anche sacerdote.

Pochi minuti e si realizzo un ottimo DX. Appena tornò nella chiesa, inseri' i primi ceppi di legno su quelli che stavano già bruciando. Poi andò subito nella sua stanza per scrivere su un pezzo di carta il collegamento radio. Dopo un pò lo raggiunse la mamma che lo vide infreddolito perchè nei boschi vi era la neve, lo invitò a casa sua a fare una doccia calda visto che in quella chiesa non vi era.

DON DX, accettò prese la tunica e insieme alla mamma si recarano a casa della signora anziana gli rese il cestino dei frutti di bosco la mamma ne fu contenta perchè ne avrebbe fatta della marmellata buona. La mamma a DON DX voleva bene perchè lo vedeva come se fosse suo figlio lo trattava in modo amorevole e gli parlava in modo amorevole a volte anche con carezze e DON DX, vedeva che alla mamma gli brillavano gli occhi come se volesse piangere anche perchè difronte a quel ragazzo sacerdote un pò si vergognava ma lei aveva i suoi ricordi del figlio morto in guerra.

La mamma, gli disse vai nella camera di mio figlio levati tutto corri a fare un bagno caldo. La mamma gli disse che il sapone per lavarsi lo faceva lei tutto a mano ma era profumato. DON DX, dopo il bagno la mamma gli portò un asciugamano pulito e lo copri' velocemente. DON DX si asciugò si rivesti' subito mettendo da sotto degli abiti del figlio della signora che non li aveva mai eliminati per ricordo ora li indossava DON DX da sopra mise la tunica. La mamma ne fù contenta perchè ci teneva a DON DX.

La mamma, lo abbracciò, gli disse anche che stasera voglio farti cenare con qualcosa di buono. DON DX, ringraziò la mamma gli disse però adesso torno in chiesa poi ti aspetto per la messa.
La sera DON DX, andò a cenare dalla mamma che gli fece trovare veramente cose buone. Ringraziò la mamma lui abbraccio quella signora esile che ne aveva viste tante nella vita. Con lui, aveva trovato un nuovo figlio che lo accudiva come se fosse un il figlio perso in guerra. Tornò in chiesa andò direttamente a dormire.

Il giorno seguente, lo raggiunse il Sindaco Gualberto " CB SCOGLIATTOLO " anche perchè sul comune il sindaco aveva installato un DIPOLO autocostruito per la 27 Mhz che serviva anche per la macchina comunale. Il Sindaco, tentò di convincere DON DX a ritornare in paese, ma DON DX, gli disse che era li in punizione ci doveva rimanere.

Il Sindaco Gualberto comunista quanto vide che DON DX, era imperterrito, dovette andare via. DON DX, disse solo al Sindaco di non venire più perchè li era in esilio e li doveva rimanere. DON DX, chiuse la porta e il Sindaco, andò via camminando sulla neve mentre a valle aveva lasciato il suo camioncino d'epoca con il cassone posteriormente.
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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Mar Nov 12, 2024 8:16 am

IK7TAB ha scritto:LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_37
DON DX, MNONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
       15° CAPITOLO - " 6° PARTE "
Fiumalbo si trova sul lato a valle della SS 12 dell'Abetone - Brennero. Questo paese è formato dall'unione dei comuni del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo sempre nel Frignano.

Oviamente Fiumalbo si trova racchiuso tra le montagne dell'Appennino Emiliano. DON DX, si autocostruisce un dipolo per i 10 - 15 - 20 - 30 - 40 - 80 - 160 Metri.

DON DX, decide di fissarlo sul campanile la parte finale lo fece scendere giù dal campanile che poi in un secondo momento l'avrebbe fissato vicino al muro di cinta che racchiudeva il convento.

DON DX, aveva una bella matassa di cavo elettrico. nel centro assicurò il simmetrizzatore e il cavo RG58 lo fece entrare nel foro che si trovava sotto la finestra dove all'interno vi era la stazione radio. Per gli isolatori utilizzo due tappi di sughero che lui stesso perforo da parte a parte per legare il nailon.

Finito il lavoro, ritornò nella sua stazione radio per provare il Dipolo di antenna fissando il PL maschio nella femmina dell'apparato HF. A quel punto lo accese controllo' le stazionarie con il rosmetro - wattmetro - accordatore della Lafajette e il R.O.S era 1.5 /1.6.

A questo punto, inizia a chiamare dopo un ottima accordatura con tanti di fischi per calibrare l'ago dello strumento. FIUUUUUUUUUUUU - FIUUUUUUUUUUUUUU quella mattina fece un bel pò di collegamenti su più Bande. DON DX, ne fu entusiasta che il Dipolo da lui autocostruito funzionava alla perfezione dopo averlo tarato con precisione.

DON DX, spense l'apparato scese nella chiesa dove l'attendevano le sue parrocchiane. Come al solito nel frattempo che accendeva l'amplificatore della GELOSO nell'attesa che le valvole si riscaldassero amava dialogare con loro.

Qualche giorno dopo arriva il postino a consegnarli una raccomandata. DON DX, incuriosito la apre tira fuori il documento e inizia a leggerlo rimanendo basito da quello che lesse ma lui non voleva crederci però era scritto in calce del suo trasferimento in una chiesa lontana sempre in montagna a Montenara.

DON DX, rattristato ma non riusciva a capire del perchè di questo esilio forzato dal suo Vescovo. a quel punto chiamò il Vescovo per sapere il motivo del perchè di quell'esilio in un paese cosi' lontano.

Il Vescovo, gli comunicò che era indispensabile per il suo bene per via di certe voci insistenti quindi voci di paese interpretate male che le madri giovani insieme alle figlie lo frequentassero, proprio loro che erano figlie spirituali. Non ci fu nulla da fare il Vescovo era irremovibile oramai la decisione era presa che DN DX, doveva andare via da quel convento.

Un altra accusa era che lui aveva chiesto al Sindaco la riparazione del campanile visto le crepe che vi erano che più di una volta aveva iniziato a scricchiolare e primo o poi sarebbe venuto giù tutto. Il Sindaco con DON DX erano amici e nemici ma non per via della politica che a DON DX, non interessava visto che la chiesa non aveva soldi per riparare " GELTRUDE " che sarebbe la campana lesionata, DON DX li chiese al Sindaco.

Nella realtà il Sindaco che era comunista non disse di no ma avrebbe parlato con l'opposizione per sapere cosa ne pensassero. Dopo tutto questo giro giorni DON DX, doveva lasciare il convento.

La sera stessa si preparò per la messa, come sempre accendeva l'amplificatore e i megafoni posizionati sul convento in tutte le direzioni. DON DX, non sapeva come dirlo alle sue parrocchiane non riusciva a dire messa. DON DX, rimaneva muto perchè non sapeva come l'avrebbero presa le sue parrocchiane.

DON DX, si fece forza dopo aver posato sull'altare il microfono che rilasciava un " TOC " amplificato. Alla fine invece di dire messa esclamò e raccontò cosa era successo. Le parrocchiane li per li, non volevano crederci perchè pensavano che DON DX scherzzasse  che voleva prendersi gioco di loro o che li volesse prendere in giro, ma quando fece vedere il documento si ammutolirono qualcuna scoppio a piangere.

DON DX, provò a parlare lori di calmarsi che una soluzione si doveva trovare. A quel punto lui lasciò la chiesa e ritornò nella sua stanza a preparare le borse dove mise all'interno due portatili CB - VHF/UHF dello Zodiaco con le antenne portatili che una volta arrivato a destinazione li avrebbe potute montarle.

DON DX, si preparò per l'ultima notte. Il giorno dopo il Frate Guardiano del convento Fra Giuseppe prese la Topolina, carico le borse di DON DX, li caricò dalla porte posteriore aprendo uno sportello a cosa fatta lo accompagno in stazione.

Arrivati a Brescello che distava da Fiumalbo 130,3 Km e in due ore e sei minuti arrivarono. Fra Giuseppe lo aiutò a portare le borse perchè la Locomotiva 853 106. Nessuna parrocchiana era andato a salutarlo ma quando la Locomotiva raggiunse la stazione successiva Viadana - Brescello tutto il paese si fece trovare li per passargli roba da mangiare.

Però promisero che sarebbero riusciti a farlo ritornare. DON DX finalmente parti' se anche arrabbiato Il treno raggiunse la Stazione di Sasso Scalo ( AQ ).

Scese dal treno per prendere l'altro treno che lo condusse fino a Montenara che si trovava sulla linea Terni Sulmona in realtà Rocca di Cambio.

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LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Empty Re: LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX

Messaggio Da IK7TAB Mar Nov 12, 2024 8:17 am

IK7TAB ha scritto:LE STORIE DI UN SACERDOTE DI NOME DON DX Photo_38
DON CAMILLO MONTA IL DIPOLO SUL CAMPANILE
                  16°CAPITOLO " 7° PARTE "
La stazione di Montenara è quella di Sassa - Tornimparte a 1134 M/SLM sull'Appennino Emiliano. Alla stazione il fattorino aiutò DON DX a scendere dal treno con tutto ciò che aveva avuto dalle sue parrocchiane.

Il fattorino esclamò: " ma lei è il nuovo sacerdote che prenderà il posto del parroco che è passato a miglior vita ", " DON DX rispose si sono io e devo andare a Montenara ".

" DON DX, chiese al fattorino se ci fossero delle corriere e il fattorino rispose di no che se voleva lo poteva accompagnare lui fino allo svincolo. Il Fattorino disse che poi avrebbe continuato ad andare a piedi su una strada in salita che costeggiava il bosco ". " DON DX chiese al fattorino se era lontano, il fattorino disse solo 12 KM ".

Il fattorino prese il motore mise dietro la carrozzina e lo accompagnò fino allo svincolo. DON DX, ringraziò il fattorino gli rimase solo il carrozzino che avrebbe portato fin la sù. L'unica cosa che gli chiese la direzione giusta per raggiungere Montenara, il fattorino disse a DON DX, le vede quelle nuvole lassù li è Montenara.

I due si divisero e al povero DON DX, rimase solo un bel cammino in salita costeggiando i boschi dopo solo 6 Km raggiunse la chiesa. Bussò ma nessuno gli rispose. A quel punto entrò si guardò attorno in quella prima stanza che sembrava abbandonata.

Ad un certo punto spuntò la perpetua del Parrocco come una fantasma che iniziò ad inveire contro il giovane Sacerdote dicendo che aveva saputo tutto di come era fatto quindi manteneva la distanza, appena si mosse la vecchia iniziò ad urlare prese la scopa perchè pensava che DON DX, le poteva alzare le mani a quel punto DON DX, rispose che non era li per quello.

Poi chiese dov'era la chiesa ed entrò in una seconda stanza che portava nella chiesa. La vecchia perpetua disse solo alzando la voce che era di là ed era tutta a sua disposizione per dire messa. DON DX, si chiese se non fosse capitato mentre la vecchia continuava a sbraitare in una chiesa per matti.

La vecchia disse a DON DX che era un diavolo per tutto quello che faceva alle sue perpetue, DON DX, rispose solo che quelle erano solo voci inventate di paese. Dopo di che la vecchia spari' e non si fece più vedere e DON DX, rimase solo nella chiesa e si rivolse al cristo dicendo: " Gesù eccomi era da tanto che non vi parlavo e non vi sentivo. Gesù non gli rispose a DON DX, tutto questo gli bruciava dentro da tutte quelle calunnie che aveva subito ingiustamente ora si trovava in punizione in un paese cosi' lontano ".

Quella mattina si accorse che la luce non cera prese delle candele. Trovò la stanza nel solaio della chiesa mal messa. Dovette ripulirla. Nella chiesa vi erano poche parrocchiane disse loro dove poteva trovare un pò di acqua e un secchio per lavare la stanza aveva bisogno di lenzuoli nuovi e delle coperte possibilmente pulite.

Finalmente due parrocchiane anziane parlarono con DON DX, spiegando che loro di solito andavano alla fontana anche in pieno inverno a prendere l'acqua ma dissero che a tutto avrebbero pensato loro e DON DX li ringraziò di cuore. 

Le due parrocchiane anziane guadagnarono l'uscita tornarono a casa loro a prendere tutto il necessario andarono alla fontana presero l'acqua e la portarono nella stanza che avrebbe occupato DON DX. Si dettero da fare a tirare a nuovo la stanza ripulendo anche i vetri della finestra da dove entrò un po di sole che illumino la stanza.

DON DX, non fini' mai di ringraziale per l'ottimo lavoro fatto per aiutarlo a stare bene. Purtroppo quella chiesa in mezzo alle montagne stava proprio messa male aveva bisogno di riparazioni urgenti sia fuori che dentro.

Una delle due parrocchiane chiese a DON DX, cosa voleva per cena o meglio cosa desiderava. DON DX, non se la aspettava esclamò volete aiutarmi visto che qui una cucina non esiste e la signora si avvicinò a DON DX, gli fece una carezza sul viso gli disse solo che lei poteva essere sua madre e che non l'avrebbe lasciato da solo e che gli avrebbe portato tutti giorni anche la colazione come anche il pranzo.

DON DX, chiese se poteva abbracciarla e lei se lo fece fare. Da quel giorno nacque una bella amicizia. DON DX, sapeva già che doveva rimanere a lungo visto che era in esilio cosi' giovane.

La sera recitò la prima messa nella nuova chiesa poi si concedò dalle parrocchiane. La signora anziana lo raggiunse e gli chiese DON DX tra poco vado a prendere la cena ho preparato cose buone. Gli disse pure se vuoi chiamami mamma perchè per me sei un figlio che io non ho più. Io ti ci vedo in lui. DON DX, l'abbracciò gli accarezzo quel viso fatto di rughe e disse solo grazie mamma.

Guadagnò la stanza DON DX si preparò per la notte mise il pigiama invernale visto il freddo che faceva la notte gli dissero che la temperatura scendeva che doveva coprirsi bene.

Scese nella prima stanza dove vi era un caminetto con la legna accese il fuoco per riscaldarsi e per riscare quella stanza anche per la mattina seguente. La mamma lo raggiunse gli portò la cena avvolta in dei strofinacci per non fare raffreddare quello che aveva preparato. Gli apparecchiò la tavola si sedette di fronte a DON DX mentre lo vedeva cenare.

Quandò fini la mamma gli chiese se era buono e se era anche di suo gradimento DON DX gli rispose di si e gli disse certo mamma. Lo salutò con un bacio sulla guancia disse solo domattina ti porto la colazione. Guadagnò la porta andò via.

DON DX, si lavò i denti poi dopo andò a dormire per lui fu la prima notte. Il giorno seguente di buon mattino scese in chiesa trovò appena otto parrocchiane disse messa. DON DX corse in stanza per vestirsi con qualcosa di pesante perchè faceva veramente freddo fuori durante la notte aveva nevicato.

La mamma lo raggiunse nella prima stanza gli portò il latte caldo, il caffè, i biscotti fatti da lei, insomma iniziò a viziarlo cosi' tutte le mattine.

DON DX, raggiunse la stanza apri' i bagagli ma la mamma lo raggiunse lo aiutò a disfare tutta la roba ma non vi era un armadietto per lui. La mamma gli disse solo di non preoccuparsi perchè la tua roba la porto a casa mia e ogni mattina l'avrai profumata quando ti cambi. DON DX, non fini mai di ringraziarla.

DON DX, mise fuori i due portatili e le antenne che si era portato insieme a lui. Doveva arrangiarsi come meglio poteva. Andò sul terrazzo montò la prima antenna su un mezzo paletto tirò giù il primo cavo di RG58. Purtroppo non aveva attrezzature idonee per fare un buco di lato alla finestra. Lo chiese alla mamma che gli portò un trapano a mano con quello si dovette arrangiare fece un bel lavoro con della carta la mise attorno al buco che aveva creato per no fare entrare il freddo. fissò il PL sul portatile lo avvitò bene  accese iniziò a far chiamate.

Durante i collegamenti in banda CB nelle vicinanze gli rispose proprio un CB Guglielmo " CB ATTILA " fu un buon collegamento gli chiese se potevano conoscersi si dettero l'appuntamento in chiesa cosi' fù. A Guglielmo gli chiese una mano di aiuto a montare meglio le antenne perchè lui i pali non li aveva Guglielmo gli disse che l'avrebbe aiutato in tutti i modi.

Guglielmo " CB ATTILA " il giorno dopo si presento con un fuoristrada scese una scala che si apriva, un trapano buono, il rosmetro, Wattmetro, accordatore dello ZODIAC, misurarono le stazionarie che erano 1,5, montarono un dipolo che Guglielmo gli aveva costruito, Aggiustarono il foro gli infilò un pezzo di tubo da dove potevano entrare i cavi oviamente tapparono con delle pezze.

Da quel giorno DON DX, divennero amici visto che si trovavano vicini come località. Finirono di montare una verticale Bibanda per VHF/UHF a lavoro finito, si salutarono e Guglielmo andò via con la promessa che si sarebbero sentiti tutti i giorni.
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